Rimini | Pazzaglia (Sel – Fc): Hidra, socio di RiminiTerme, nei guai per smaltimento illecito di rifiuti
Il consigliere comunale di Sel Fare Comune Fabio Pazzaglia continua a scavare attorno a RiminiTerme e al posto delle acque benefiche continua a trovare altro, questa volta fanghi ‘speciali’. “In attesa del Consiglio Comunale del 21 febbraio dove discuteremo del caso Panciroli, è emerso nel frattempo un ulteriore dato su RiminiTerme che non ci fa stare per niente tranquilli. Risulta che tra i soci privati di RiminiTerme insieme a Coopsette, socio di maggioranza col 77,6%, ci sia anche un altro socio privato, la Hidra srl col 16,4%. Si tratta di un'azienda di Prato che si occupa del trasporto e dello smaltimento dei fanghi derivanti dagli scavi. Ebbene Hidra srl nella persona del suo Presidente, Stefano Bacci, risulta essere tra gli indagati nell'inchiesta aperta dalla Procura di Firenze sul sottoattraversamento della Tav. Secondo gli inquirenti i fanghi estratti dal tunnel della Tav toscana sono stati smaltiti illecitamente trattandoli come rifiuti normali anziché come rifiuti speciali, in quanto inquinati dalle sostanze usate per lo scavo. Tutto questo con lo scopo di aumentare i profitti riducendo i costi di oltre la metà”, spiega il consigliere.
La notizia Pazzaglia questa volta l’ha trovata sul Corriere fiorentino del 20 gennaio scorso. “Si legge che la Procura contesta a Hidra il reato di stipula di contratti con la società Nodavia, controllata di Coopsette, a prezzi maggiorati rispetto all'effettivo costo. Maggiorazioni che andavano a ricadere su Rfi (Rete ferroviaria italiana). L'altra accusa è quella di aver incaricato la società Veca Sud, in odore di camorra, per l'attività materiale di trasporto in discarica”.
Pazzaglia ricorda anche le ultime novità rispetto a Coopsette (di cui Panciroli è stato vicedirettore generale) “che ha chiesto qualche giorno fa di essere ammessa al concordato preventivo con riserva alla sezione fallimentare del Tribunale di Reggio Emilia. L’indebitamento dell'azienda di Reggio verso terzi è di 262 milioni, quello verso le banche è di circa 300 milioni di euro. L’ultimo bilancio di Coopsette si è chiuso con una perdita di 10,5 milioni di euro. Ad aggravare la situazione ci sono i 6 dirigenti di Coopsette indagati nell’inchiesta sulla Tav fiorentina. Dulcis in fundo il caso Panciroli”.
Allora è il caso, secondo il consigliere di Sel FareComune, di “porsi alcune domande per il bene della città. Alla luce dei fatti sopracitati i rapporti che il Comune ha fin'ora intrattenuto con Coopsette e Hidra srl sono destinati a cambiare? Noi lo auspichiamo. Quali prospettive per RiminiTerme e che fine fa il progetto di riqualificazione della Novarese?”.